Chi troppo vuole… nulla spinge.

Avevo promesso qualcosa sull’Amore, in occasione delle Offese Gratuite di fine 2010, e questo è tutto quello che ne è venuto fuori.

Canto armi e modi,
oltraggiosi senz’altro,
dell’uomo è la bestia
parente in ‘sto canto,
dicevo pertanto,
ch’io questo canto:
era un tempo felice,
solare senz’altro,
in cui si svolgea
trocaica tenzone,
che nome tenea
di “Prosper Culone”.
S’affrontavan dunque,
in rural magione,
Veneree le Ancelle
che altrui lassavan
sprezzanti il pudore:
s’alzavan quelle
ammiccanti le gonne
e a tutti chiedevan
quanto fosser donne.
Rispondevan dunque,
Sbauscianti d’amore,
Null’uomin che al membro
preferivan Cuore:
“Pensiamo noi insomma,
dei vostri argomenti,
che meglio osservati
quei andrebbero in tanti”
al che gli risposero,
in coro le donne:
“Doveste voi anche saper cosa farne,
non è poi affar vostro saggiar questa carne”
Sì molli si fecer
virili argomenti,
che tristi tentaron
fior di pagamenti.
Sicchè quelle altre,
per nulla scontente,
pecunia afferraron,
ma chiuser le tende.
Salite che furon
poi ratte a cavallo
gridarono a quelli,
fuggendoli irrisi:
“Un bacio è di tutti,
così van le cose,
ma più su dei ginocchi
non bastan le rose!”

Non dice nulla che già non sappiate/pensiate? Ve siete rotti de’ ggente che eloggia l’Ammore? Eh beh. Ve capisco. Ero così anch’io, quindi tranquilli: se anche doveste trovare l’Amore, è comunque possibile che rimaniate scemi. ^^

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